IX
L’autobus
delle dieci arrivò con un grande rombare, spezzando a metà il discorso di
Alessandro che, assorto nei ricordi, fu colto di sopresa insieme ad Andrea. Ne
uscì una donna bellissima, di età indefinibile, tra i venti ed i trenta.
Incappucciata, con un cappotto dal bavero alzato che la copriva fino al collo,
lasciava intravedere solo il volto e i grandi occhi verdi. La donna sorrise e
il ragazzo, trattenendo un singulto, le andò incontro in silenzio. Insieme,
Giulia e Alessandro attraversarono il marciapiede, mano nella mano, e...
E
poi vissero. Vissero e basta, gentile lettore, se felici, se per sempre, e cosa
furono gli avvenimenti di cui si parlava non è dato conoscere, che la vita,
quella vera, non si può raccontare. Ti allieti però sapere che nell’alzarsi
Alessandro lasciò cadere ai piedi di Andrea un libriccino verde: rilegato in cuoio, sgualcito,
ma di fattura pregiata. Sulla copertina vi era scritto L’amore immaturo.
Fine della prima parte.
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